Serafino Di Loreto: “Le mie verità sul Mantova Calcio, i miei soci e il Sindaco”
Gentili tutti,
Serafino Di Loreto - credo che le recenti
vicende assurte alle cronache non solo giornalistiche con dirompente eclatanza
meritino e necessitino un chiarimento soprattutto nel rispetto dei tifosi
lettori e di chi è comunque interessato in modo diretto ed indiretto alle sorti
dell’F.C. Mantova.
Com’è noto tra il
sottoscritto ed il Sig. Sandro Musso c’è una amicizia –direi fraterna- da oltre
trent’anni e Sandro negli ultimi anni si è appassionato al mondo del calcio
coinvolgendomi inevitabilmente in questa Sua –oserei dire- seconda ragione di
vita (dopo la famiglia ed il lavoro che concepisce come un tutt’uno).
La mia personale
vicinanza al Presidente Musso mi ha portato ad assecondare tutto ciò ed oltre a
stringere ulteriormente con Lui i rapporti professionali, lavorativi e di
collaborazione il tutto mi ha portato a finanziare ed a creare le ulteriori
condizioni per sostenere economicamente di volta in volta alcune delle
iniziative anche sportive individuate da Sandro Musso.
Così fu anche per il
Rezzato Calcio che proprio grazie alle cure della gestione Musso ha conosciuto
(tra qualche alto e basso iniziale) una crescita esponenziale anche in termini
di risultati che vedono la squadra seconda solitaria in classifica nella
categoria di eccellenza e molto prossima alla prima posizione in classifica con
tutte le carte in regola per giocarsi con successo i play off e la promozione
in serie D.
Questi sono risultati
inequivocabili di Sandro Musso che con la Sua passione ed ardore ha il merito
unitamente alla Sua compagna Cristina di aver saputo concretizzare nell’ambito
sportivo ottenendo per il Rezzato Calcio una reputazione di altissimo e raro
profilo.
Con l’F.C. Mantova il
cliché si è ripetuto (a parte la fase finale) e quando a Musso gli è stato
prospettato (dai 3 soci Mantovani: Bompieri, Tirelli, Giovanardi) la
possibilità di dare una mano ed intervenire direttamente nella compagine
societaria ha coinvolto me ed il mio socio Pigolotti in questa avventura ove
abbiamo contribuito in modo importante e determinante mettendo a disposizione
competenza manageriale e denaro.
Il primo intervento al
quale io ed il mio socio (allora in qualità di proprietari e professionalmente
operativi nella SDL Centrostudi: oggi infatti io ed il mio socio siamo rimasti
solo proprietari della SDL perchè da alcuni mesi a Presidente del C.d.A. della
stessa SDL siede un ex prestigioso magistrato che dirige ed amministra
l’azienda SDL con particolare riguardo alle specifiche attitudini della
vocazione aziendale nel settore peritale e legale delle anomalie finanziarie) abbiamo
dato seguito in prima battuta ad un finanziamento ai soci mantovani per €
400.000,00 da immettere nelle esangui casse del Mantova Calcio per chiudere gli
urgenti pagamenti (stipendi e contributi dei giocatori) in imminente scadenza e
consentire così al Mantova di non subire penalizzazioni e per chiudere il
campionato in corso: era il periodo in cui Juric con la squadra stava lottando
con le unghie e con i denti per salvare campionato e categoria in Lega Pro.
Successivamente SDL –per
quanto di Sua competenza- immetteva ulteriori risorse finanziarie sui conti del
Mantova Calcio e provvedeva a garantire gli economici per il pagamento della
tassa di iscrizione al campionato di Lega Pro e garantiva la fidejussione
federale depositando e congelando a garanzia in banca a tal fine altri €
400.000,00.
Nel frattempo sono stati
poi puntualmente e mensilmente regolarmente versati da SDL all’F.C. Mantova
tutti gli ulteriori previsti ratei di sponsorizzazione pattuiti nella
calendarizzazione pianificata.
Si, fu un accordo di
sponsorizzazione quello di SDL al Mantova Calcio in quanto nel frattempo Musso
stava chiudendo l’accordo notarile per rilevare delle quote della società
sportiva F.C. Mantova ponendo però delle precise condizioni (che condivido e
che ho personalmente condiviso fin dall’inizio) e cioè: l’impegno dei soci
mantovani a rimenare in società e a non disimpegnarsi finanziariamente per
almeno un triennio, l’impegno di questi ultimi (essendo della zona) a
presentare e coinvolgere loro tramite l’imprenditoria locale Mantovana (cosa
che fu data all’inizio per sufficientemente agevole anche se non facilissima)
perché fosse resa partecipe in un progetto organico, nonché, da ultimo, chiese
ed ottenne (almeno a parole) il sostegno concreto delle istituzioni (che furono
confermate sia in campagna elettorale che successivamente).
La partecipazione di SDL
all’avventura Mantova F.C. con la qualifica di sponsor serviva pertanto a tutti
anche come monito affinché proprio tutti i protagonisti dell’operazione di cui
sopra si sentissero impegnati nel famoso progetto triennale e non pensassero
che superato lo scoglio della riallocazione delle quote societarie e
dell’iscrizione al campionato i problemi e gli impegni non fossero più di tutti
ma solo di chi formalmente di fosse trovato ad avere e tenere il cerino in
mano.
E mi sembra che mai
visione e decisione fu più di questa saggia e lungimirante anche alla luce dei
successivi accadimenti e dichiarazioni alla stampa dei protagonisti e dei
promettitori di impegni.
Volendo accantonare per
il momento i riferimenti ai risultati sul campo della squadra Mantovana che non
sono comunque connessi alle vicende societarie di cui siamo qui a dissertare e
restando pertanto su questo punto ciò che c’è oggi da registrare contrariamente
ai buoni propositi iniziali è che:
1. I soci Mantovani
–persone ottime e di spessore- seppure si siano fatti carico dei loro debiti
pregressi (e non solo di quelli) provati finanziariamente da alcuni anni di
sofferenze calcistiche ed economiche relative hanno ultimamente più volte
dichiarato di non volere essere più organici al progetto triennale ma di
cessare il loro impegno finanziario (al momento rispettato alla virgola) con la
fine della stagione in corso.
2. Le presentazioni a
loro tramite promosse di imprenditori Mantovani anche attraverso la
sollecitazione della locale presidenza di detta Associazione non ha sortito
alcun concreto sviluppo rispetto alle previsioni (anche se questa non può
rappresentare una loro diretta responsabilità).
3. Le istituzioni che Musso
mi ha sempre confermato di essersi con Lui impegnate sia in campagna elettorale
che durante la trattativa del subentro nel Mantova Calcio nonché dopo l’aver
rilevato le quote societarie non hanno prodotto praticamente alcun risultato
concreto a parte le parole e le promesse di circostanza.
Infatti -a riprova- leggo
sui giornali che il sig. Sindaco afferma che finalmente dopo 8 mesi il Comune
partecipa con € 40.000,00 per lavori che devono ancora cominciare dimentico
però del fatto che la società F.C. Mantova ha già speso € 150.000,00 per rifare
i campi all’inizio della stagione e sistemare ( alla bene e meglio ) lo stadio
e gli uffici nonchè a far realizzare l’impianto di video sorveglianza (altri €
25.000,00) previsto per legge : tutti interventi questi che erano di competenza
della proprietà dell’impianto sportivo (comune).
L’intervento concreto del
Comune fino ad ora è consistito nella la chiusura di una linea d’acqua che
perdeva ed allagava letteralmente (50 cm. In altezza) i locali di Viale Te e la
recente sistemazione dell’info point e questo solo perché è crollato il
soffitto di quest’ultimo (grazie a Dio senza travolgere il personale che ivi
lavora) come in quegli istituti scolastici di recente memoria.
I pochi sponsor di
spessore intervenuti sono stati frutto del lavoro delle relazioni della
proprietà SDL e del Suo entourage.
Recentemente Musso si è
recato dai vari soggetti di cui sopra per stringere, nel senso cioè di
concretizzare gli impegni e le promesse del passato, senza però raccogliere: da
lì il Suo sconforto e la Sua rasente battuta (quella che bisogna alzare il
sedere) stigmatizzata poi in modo piccato dal primo cittadino come una caduta
di stile.
In quella circostanza ho
ritenuto ingenerose le critiche rivolte al Presidente Musso (reo solo di una
infelice battuta nella più desolante latitanza di chi dovrebbe invece essere
presente) e per difendere l’amico nonché il rappresentante dell’F.C. Mantova ho
affermato che quando non si hanno argomenti ci si rifugia nella forma e che al
momento più che chiacchiere e distintivo nulla era emerso e terminavo con
l’esortazione a tutti a darsi da fare con una domanda: ma questo Mantova
interessa alla comunità?
Quanto poi al Sig.
Sindaco di Mantova che ho apprezzato come amministratore di rango e di razza
avendolo seguito in non poche iniziative ed operazioni che ha sviluppato,
condotto e risolto con successo sul territorio (e che mi ha voluto gratificare
con una articolata risposta sui media la quale ha però messo in evidenza come
poco conosca la specifica complicata vicenda evolutiva del Mantova Calcio) sono
a rassicurarLo di non nutrire alcun discredito nei Suoi confronti (stante anche
le circostanze che a livello formale e personale nelle poche volte in cui ci
siamo incontrati ha sempre avuto con me un tratto elegante e cortese da me
puntualmente ricambiato): anzi l’averlo esortato con citazione cinematografica
(da Lui non gradita) aveva per me il senso ed il significato di rivolgermi a
chi ha i numeri e le possibilità per poter fare la differenza: infatti non si
chiede e non ci si rivolge a chi non ha spessore e qualità per riuscire.
Mi auguro che la reazione
a cui l’ho sollecitato bonariamente sia servita a far si che nella Sua agenda
possa inserire tra le priorità anche la pratica Mantova F.C.
Uno spunto/suggerimento –
se posso permettermi- è di non perdere l’occasione di coinvolgere gli
imprenditori che mi dicono proprio ultimamente essere in trattativa/contatto
con l’amministrazione comunale circa la trasformazione/destinazione
dell’immobile di fronte allo stadio in Viale Te in un ipermercato affinchè
possano gli stessi essere sollecitati a trovare anche interesse alla
ristrutturazione dello stadio ( che è bellissimo ma versa in condizioni pietose
da decenni di incuria, disinteresse ed abbandono: e per evitare polemiche dico
subito che ciò non è colpa del sindaco e di questa amministrazione) creando
quelle condizioni di “do ut des” che in tante altre città italiane hanno
generato sani investimenti non gravanti sul pubblico e per migliorare gli impianti
sportivi che rappresentano un patrimonio di tutti a vantaggio quindi della
collettività nonché il presupposto essenziale per migliori progettualità di
crescita delle realtà e compagini sportive che poi lo utilizzano.
Una società di calcio
infatti non è solo una questione di camera di commercio cioè di quote e di
finanziamenti: è un organo vivo e pulsante che deve essere tutelato, protetto e
sostenuto dall’intera comunità…e dai Suoi protagonisti, se interessa.
Ma se la linea doveva
essere quella dello “scarica barile” e/o del disimpegno ove tutti si trincerano
dietro anche a reali e fondati collettivi e/o personali impegni, preoccupazioni
e problemi non si arriva da nessuna parte sul progetto Mantova Calcio che
–ripeto- era stato posto in modo ben chiaro fin dall’inizio come condizione
diremmo di improcedibilità.
La mia opinione personale
(visto che questo è il ruolo formale a cui sono stato relegato) ritengo che le
istituzioni debbano (oltre che possano) fare da facilitatori ma per fare ciò
occorre che ci si prenda “in primis” del tempo per lavorare concentrati sulla
soluzione del problema e poi non mollare fino a compimento dell’opera.
Il Mantova è di tutti i
Mantovani e quindi chi rappresenta idealmente tutti (il Sindaco) deve lavorare
spalla a spalla, in questo caso con Musso –magari direttamente in municipio-
invitando soggetti del territorio specchiati e con possibilità finanziarie a
costruire dentro ed intorno all’F.C. Mantova quel pool di intelligenze capace
di dare idee, presenza e risorse che insieme al Presidente Musso (che ha
raccolto la sfida per un Mantova più forte) diano quella stabilità triennale
che consenta il raggiungimento degli obbiettivi pianificati ad una provincia
che ama il calcio e merita un livello più alto e consono alla propria storia
nonchè al prestigio di una città così importante.
Questo atteggiamento
messo in atto da varie amministrazioni in Italia ha concretizzato proprio i
risultati da me evocati.
Musso che lavora
dall’inizio con amore e a tempo pieno per l’F.C. Mantova (e che solo nel tempo
libero si occupa degli altri Suoi incombenti) invece di raccogliere plauso e
considerazione per tutto ciò, ha trovato invece amarezze ed insulti per la più
parte immeritati ed il tutto in conseguenza di una stagione calcistica sul
campo dagli indubbi risultati negativi dei quali Musso –quale persona d’onore-
se ne è assunta in toto la paternità anche se i veri o comunque i maggiori
responsabili del disastro di classifica in cui versa il Mantova sono altri: tra
gli altri ci metto chi ha costruito la formazione garantendo a Musso dall’alto
della loro competenza ed esperienza dichiarata e sbandierata quanto meno un
campionato tranquillo e di metà classifica per tacere per amor di patria del
comportamento senza amore, impegno e passione di diversi giocatori.
Musso ha sempre fatto il
Suo dovere senza mai retrocedere…e lo sponsor SDL pure, pagando i propri conti
ed assolvendo ai propri impegni.
Durante questo anno
calcistico l’amico Musso mi ha sempre poi via via sempre più coinvolto nelle
vicende societarie e sportive del Mantova Calcio ed io per amicizia e per
essere il proprietario della società co-main sponsor (e così come risulta anche
sul sito del Mantova) gli sono stato vicino e solidale poiché ho sempre ritenuto
e ritengo che Musso possa veramente essere il motore, il promotore ed il
collante di un gruppo (se c’è e che deve riconoscersi in quel di Mantova) serio
che voglia stabilizzare questa importante realtà e risorsa sportiva cittadina.
La posizione di classifica
della squadra e gli avvenimenti tutti di cui sopra che ho cercato di
sintetizzare hanno poi molto provato l’ambiente societario ed in primis –come
da Sua ammissione- lo stesso Musso e da qui siamo ai giorni nostri ed
all’ultimo comunicato stampa con il quale Musso stesso ribadisce di essere lui
il Presidente del Mantova e che nel bene e nel male vuole essere sempre lui
fino in fondo e fino alla fine l’unico punto di riferimento del Mantova e per
il Mantova Calcio.
Musso è persona di buoni
sentimenti e di grande disponibilità e ritengo che abbia voluto in questo modo
lanciare un segnale distensivo a tutti e per tutti quelli che devono ancora
impegnarsi a fondo per il Mantova e che fino ad ora non hanno trovato o il modo
e/o il tempo per fare la differenza nonché per evitare derive
strumentalizzatorie relative ai (seppur giusti io ritengo) interventi esternati
dal sottoscritto.
Pertanto e concludendo
quando il sottoscritto ha parlato e ha agito per il Mantova Calcio lo ha fatto
anche in qualità di co-main sponsor (leggasi SDL) nonché di dirigente della
stessa società Mantova F.C. (visto che per andare in panchina e per entrare
negli spogliatoi bisogna avere questa investitura ufficiale da parte della
società: infatti risulto censito in Lega Calcio come dirigente accompagnatore
della prima squadra con comunicazione del Mantova F.C. del 16/10/2015) e ho
sempre detto ciò che penso con lealtà e trasparenza anche se ciò può avere
turbato qualcuno.
Mi sembra di avere capito
che oggi mi si chieda e mi si dica che il mio ruolo debba essere e venire
ridimensionato solo a quello di sponsor (per la verità bastava dirmelo anche
solo di persona senza la necessità di comunicati stampa) e pertanto per
l’amicizia che ho per Musso e per il rispetto che ho sempre con i fatti
manifestato per la città e la squadra del Mantova ed i Suoi tifosi rientrerò
negli ambiti che più formalmente mi sono attribuiti ed ai quali saprò
uniformarmi ed adeguarmi con stile militare.
Come vedete la vicenda
Mantova Calcio non è una questione finanziaria –o quanto meno non solo- ma di
progettualità e coesione tra coloro che a vario titolo si sono impegnati a ciò.
Per quanto riguarda poi
la situazione economico finanziaria che tanto sta a cuore a tutti so che lo
sponsor SDL ha già effettuato e creato le dinamiche affinchè i trasferimenti
finanziari necessari siano per tempo nelle disponibilità del Presidente Musso
per coprire le varie necessità operative così come il resto delle rimanenti
necessità finanziarie della stagione in corso (leggasi giugno 2016) sono
coperte dalla fidejussione (garantita sempre da SDL) per €400.000,00.
E tutto ciò non mi sembra
roba da poco e sia sufficiente per dare serenità all’ambiente.
Detto questo auguro
sinceramente al Mantova Calcio tutti i successi che merita ed agli attori
protagonisti (Presidente, direttori, soci, istituzioni, società civile, tifosi,
calciatori, area tecnica, dipendenti, ecc…) di superare questo difficile
momento con il restare tutti uniti per il più alto valore che tutti abbraccia:
viva il Mantova!
Sandro Ti voglio bene: la
nostra amicizia ha superato prove più ardue di questa.
Avv.
Prof. Serafino Di Loreto
Semplice voce di SDL
co-main sponsor del Mantova Calcio
Semplice voce di SDL
co-main sponsor del Mantova Calcio
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